Una condizione che chiunque può provare è quella di un affaticamento fisico e mentale dopo un pasto ricco e abbondante. I motivi per cui si può arrivare a provare questa sgradevole sensazione sono diversi, tra questi sicuramente un'alimentazione inadeguata. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un problema di lieve entità che con piccoli accorgimenti può essere risolto.
Sonnolenza dopo mangiato: perché avviene?
La pesantezza post pranzo è una condizione di fastidio e di prolungata sensazione di pienezza che si verifica frequentemente dopo i pasti e si può manifestare nella parte superiore dell’addome, coinvolgendo principalmente lo stomaco, ossia l’organo che concerne la digestione. Una situazione di disagio che si verifica con regolarità dopo pasti di grandi quantità oppure in situazioni di assimilazione lenta del cibo ingerito, per lo più dovuto al metabolismo lento o ad altre cause specifiche.
I sintomi più frequenti che si accompagnano al senso di pesantezza sono diversi, tra i principali: sonnolenza, rigurgiti acidi, alitosi, bruciori di stomaco, dolori addominali, nausea e flatulenza.
La stanchezza che si genera dopo il pasto è uno dei segnali più diffusi e comuni che induce il corpo ad una carenza di energia e forza, spingendolo al riposo. Si ritiene che questo effetto sia dovuto ad un eccessivo consumo di carboidrati e ad una possibile insulino-resistenza che colpisce anche le persone in perfetta salute. Dopo il pranzo, l’organismo produce infatti degli ormoni che determinano lo stato di sonnolenza. In particolare, gli ormoni da considerare sono essenzialmente due: serotonina e melatonina. La melatonina non viene liberata subito dopo il pasto ma può comunque influenzare la digestione.
Un’altra ragione plausibile che può scatenare il fenomeno è la congestione gastrointestinale che si lega all’impegno digestivo. Quando si ingerisce troppo cibo, gli organi digestivi hanno bisogno di molto ossigeno e questo può indurre il corpo a ridurre la quantità di sangue presente negli altri distretti a favore dell’apparato digerente. La stanchezza che ne deriva sarebbe quindi generata dall’eccessivo lavoro che lo stomaco deve svolgere e che consequenzialmente diminuisce l’apporto di ossigeno che arriva al cervello.
Come combattere l'affaticamento dopo i pasti?
Se la sensazione di pesantezza avviene troppo frequentemente occorre rivalutare il proprio stile di vita e alimentazione per risolvere definitivamente il problema. Per combattere il sintomo dopo i pasti, se manifestato in forma lieve, si può seguire i seguenti accorgimenti:
- Dormire almeno 7-8 ore a notte: il sonno è fondamentale per riuscire ad avere energia durante la giornata e per svolgere al meglio qualsiasi azione. Non riposare a sufficienza, soprattutto se la situazione persiste a lungo, può comportare diversi effetti negativi sull’organismo: carenza cerebrale, stress e altre problematiche ben più gravi;
- Evitare stress e ansie: è importante liberare la tensione fisica e psicologica con qualsiasi attività aiuti il corpo a rimanere in salute. L’eccessivo stress può infatti localizzarsi nel tratto addominale e a livello dello stomaco dando vita a problemi gastrointestinali;
- Nutrirsi correttamente: una dieta varia ed equilibrata garantisce il benessere psicofisico di tutto l’organismo. La scorretta alimentazione è una delle principali cause di disturbo digestivo ed è quindi importante dedicargli attenzione perché il corpo risponda positivamente ai vari stimoli;
- Praticare sport: non importa il tipo di attività fisica, l’importante è non rimanere in uno stato di sedentarietà totale e muoversi per star bene.
Nel caso in cui questi consigli non bastassero, si può ricorrere a rimedi naturali (tisane e integratori) o a trattamenti farmaceutici, si consiglia un consulto medico per valutare la condizione fisica della persona.
Stomaco gonfio dopo i pasti: l’alimentazione corretta
Sebbene una dieta sana e variegata contribuisca notevolmente a mantenere l’organismo umano in buona salute, non tutti gli alimenti influenzano il corpo nello stesso modo. Alcuni cibi sono infatti più responsabili di altri nel creare situazioni di sonnolenza post pranzo. Ad esempio, gli alimenti con triptofano – un amminoacido presente nelle proteine di origine vegetale e animale – sintetizzano la serotonina, una possibile responsabile della stanchezza da pranzi abbondanti. Per evitare che il fenomeno si verifichi, si consiglia di fare pasti equilibrati a intervalli regolari, tutte le macrocomponenti (proteine, grassi e carboidrati) dovrebbero essere presenti e accompagnate da verdure, principali fonti di sali minerali. Meglio non eccedere nelle porzioni evitando anche troppi condimenti poco digeribili.
È infine opportuno limitare l’assunzione di prodotti alcolici e il consumo di caffeina, preferendo dell’acqua ricca di solfati, priva di gas, per mantenere un’adeguata idratazione nell’arco della giornata e favorire la giusta digestione.