L’intestino pigro è un problema che può coinvolgere molte persone per periodi di tempo limitato: senso di pesantezza e gonfiore sono solo alcuni dei sintomi attraverso il quale si può manifestare un rallentamento delle funzioni intestinali. Vediamo come poter risvegliare la motilità dell’intestino e ritrovare il proprio benessere quotidiano.
Quando l'intestino è regolare?
La regolarità intestinale è un fattore che determina in maniera significativa lo stato di benessere fisico di una persona. Sebbene ogni individuo possa avere un proprio “orologio interiore” è opportuno sottolineare che tenere sotto controllo le proprie abitudini intestinali permette di prevenire – ed eventualmente rimediare – a disturbi quali l’intestino pigro o la pancia gonfia.
La condizione di regolarità intestinale, negli adulti, si verifica quando si verificano le seguenti condizioni:
- evacuazione regolare, ogni 2 o 3 volte a settimana;
- l’eliminazione delle feci avviene in maniera naturale, non dolorosa e senza l’utilizzo di lassativi o clisteri.
- le feci non sono dure o di volume scarso.
È opportuno tenere presente che l’alterazione di questo equilibrio può portare sia ad una condizione di pigrizia dell’intestino sia, quando si prolunga nel tempo, alla vera e propria stitichezza. La prima situazione identifica una condizione di inerzia del colon che si contrae con maggiore lentezza rispetto a quanto accade in situazioni normali. In altri casi è possibile che la regolarità intestinale sia dovuta ad una problematica a carico dei muscoli della pelvi.
Si ricorda, inoltre, che la regolarità intestinale può essere alterata anche dalla presenza di una condizione patologica, tra cui la sindrome del colon irritabile o altri disturbi che possono alterare la flora batterica intestinale.
A prescindere dalla causa scatenante, l’irregolarità intestinale si può presentare in diversi modi: oltre alla riduzione delle volte in cui ci si reca in bagno, è possibile avvertire un senso di pesantezza e gonfiore e, qualora il problema dovesse persistere, anche di irritabilità generale.
Inoltre, non bisogna sottovalutare anche le tisane a base di Frangula, il cui principio attivo più importante è la frangulina, particolarmente utile nel trattamento della stitichezza occasionale cronica. A differenza di altre erbe medicinali o artificiali, la frangola conferisce nuovo tono muscolare alle fibre muscolari dell’intestino e riesce a stimolare dolcemente la peristalsi.
Se, invece, la regolarità intestinale è stata turbata da una cattiva digestione o da intolleranze alimentari, è più opportuno ricorrere al finocchio, le cui proprietà carminative possono rivelarsi particolarmente utili. Allo stesso modo anche l’angelica può favorire la peristalsi intestinale, ostacolando la creazione di fastidiosi gas intestinali.
Quanta acqua bere per aiutare la regolarità intestinale?
Assicurare il giusto apporto di liquidi è fondamentale per poter mantenere l’intestino attivo. La quantità di acqua da assumere ogni giorno è abbastanza variabile a seconda degli individui, dell’ambiente nel quale si trascorre la giornata, del lavoro svolto e dello stile di vita in generale.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute[1], per poter mantenere in equilibrio i normali meccanismi di autoregolazione è suggerito, negli adulti (sia uomini, sia donne) di assumere almeno 2 litri di acqua al giorno.
Si tratta di valori indicativi che possono cambiare quando ci si trova in climi particolarmente caldi, si svolge un’attività fisica molto intensa o ci si trovi in una situazione che potrebbe provocare uno stato di disidratazione.
È opportuno sottolineare che appagare il fabbisogno giornaliero di acqua permette non solo di assicurare una corretta regolarità intestinale, ma anche il miglioramento di numerose funzioni fisiologiche.
Bere due bicchieri di Acqua Fonte Essenziale ogni mattina a stomaco vuoto permette di ritrovare il proprio benessere quotidiano, contrastando gonfiore senso di pesantezza e irritabilità intestinale.